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Progetti - 2 - Twsakidila wa Bunji - Grazie a piene mani E.T.S.

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Progetti - 2

Progetti
Twsakidila wa Bunji
Grazie a piene mani E. T. S.
giovani ragazzi
i nostri progetti: costruiamo un futuro migliore INSIEME  

Ci impegniamo per garantire istruzione, assistenza sanitaria e sviluppo sostenibile, con un’attenzione particolare ai bambini accolti nei vari orfanotrofi e villaggi. da noi seguiti.
bambino in primo piano
L'Istituto dei Sordomuti
Suor Cristine é la responsabile di questo istituto a Kananga dove si trovano ragazzi e ragazze sordomuti. I ragazzi hanno la grande abilitá di saper lavorare il legno, infatti costruiscono poltrone, letti, sedie, e tavoli (da loro infatti sono stati acquistati i letti, le sedie e i tavoli che sono stati utilizzati per inostri orfanotrofi). Le ragazze hanno aperto un piccolo laboratorio di sartoria: per loro infatti abbiamo acquistato delle macchine da cucire. I ragazzi sono tanti, e sono tutti molto legati a Suor Cristine, " la loro mamma ", che riesce spinta dall'amore e dall'affetto ad occuparsi di tutti loro.

bambino
La Chiesa di Notre Dame a kananga
La chiesa di Notre Dame a Kananga é la cattedrale della cittá, dove ogni anno il 15 di Agosto vengono chiamati tutti i ragazzi di strada per una grande festa tutta per loro. Il grande avvenimento é regalato da una suora congolese che insegna all'universitá a Parigi: ogni anno torna nel suo paese e offre a tutti questi ragazzi poveri una giornata unica con una messa ed un pranzo.... é una grande festa dove l'emozione é tanta.... i ragazzi sono di ogni etá e vengono da tutte le parti della cittá.... sono loro i protagonisti....


religione
Orfanotrofio Bon Samaritain di Kanyuka
La prima visita all'orfanotrofio Bon Samaritain risale al 2007. I bambini, numerosi, non avevano nulla e la struttura non offriva alcun tipo di supporto. Le suore potevano dare loro solo affetto, avendoli tolti da situazioni ancora più gravi. Al ritorno dal nostro viaggio, noi, "le quattro amiche al bar", ci siamo messe in movimento, parlando con amici e amiche. Così sono cominciati i nostri progetti "complessi". Ricordiamo ancora i primi acquisti: letti, materassi, tavoli, sedie e, piano piano, grazie all'aiuto di tante persone che ci hanno dato una mano, siamo arrivati fino ai giorni nostri, con tanti progetti realizzati, come: servizi igienici, pozzo, pannelli fotovoltaici, cisterna per la raccolta delle acque piovane e il pollaio con l’acquisto dei pulcini. L'orfanotrofio ospita ancora molti bambini che ogni anno ci accolgono con gioia e allegria, in attesa del nostro arrivo. Durante l’anno provvediamo a sostenere i bambini con i rifornimenti della dispensa.
La maggior parte dei bambini non va a scuola e "razzola" davanti alle loro capanne, mangiando un po' di riso. L'alimento principale è costituito dalla bijia, una sorta di polenta (ma molto meno saporita), fatta con farina di manioca, verdure (per lo più foglie di patate) e poco altro. Ci sono due bambini in particolare, Moise e Gilbert, che vivono presso la Congregazione delle Suore a cui fa capo l'orfanotrofio, perché necessitano di cure particolari. Moise è stato trovato abbandonato in un campo fra le capre ed è stato accolto dalle suore che lo hanno salvato da una morte tragica. Ora dovrebbe avere circa 5 anni. Quando lo abbiamo visto nel 2012, ci ha rubato il cuore: aveva gravi problemi di crescita, non parlava (a causa dei traumi subiti durante l'abbandono), soffriva molta fame. L'Associazione si è occupata di farlo curare presso l'ospedale di Kinshasa e nel 2013 Daniela lo ha ritrovato cambiato: era cresciuto, parlava, e insieme a Gilbert e Gioele (arrivato dopo), formano un bel gruppo di amici.

Orfanotrofio
Adquoque Lodis
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Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio.
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